STANNO PRIVATIZZANDO PURE L’ACQUA!

Febbraio 26th, 2010  |  Published in No alla privatizzazione dell'acqua

 

Appello
alla costruzione di un’assemblea di quartiere contro le
privatizzazioni dei beni comuni.

Il
governo con il decreto Ronchi

(tramutato in legge dal parlamento esecutore, il 20 Novembre scorso),

ha posto le basi per la definitiva “opera” di privatizzazione
dell’acqua, e dei servizi pubblici locali (tra cui trasporti e
rifiuti)
portando a
termine un processo iniziato già da vari decenni, nel corso dei
quali i vari governi succedutisi si sono di fatto dimostrati di
essere un mero strumento al servizio degli interessi finanziari,
perseguendo politiche dettate delle potenti lobbies affaristiche,
ignari e sordi delle istanze popolari che in modo praticamente
unanime, sono stati e sono, contrari alla privatizzazione dell’acqua
e dei servizi pubblici locali.

 


La cessione dell’acqua, all’interesse e al profitto di accanite e
ben note multinazionali, pone in essere un vergognoso danno alla
sovranità popolare, privando di un diritto universale i cittadini.

La
privatizzazione dell’acqua rappresenta da questo punto di vista un
paradigma del generalizzato attacco ai beni comuni, un altro tassello
di una chiara strategia volta a trasformare diritti inalienabili in
merce, in modo da garantire alla remunerazione del capitale sicuri
profitti.

Anche
in Italia infatti, la dove le multinazionali hanno messo le mani
sull’acqua, numerosi sono gli esempi di peggioramento della
qualità, aumento delle tariffe in media del 300%, invio di
vigilantes armati e carabinieri per staccare i contatori! (basti
pensare ai comuni ATO3, dove si è assistito a
bollette
aumentate del 400% e alle recenti incredibili autodecisioni di
interruzione del servizio idrico!!!! Adottate dalla Gori s.p.a.
nei
confronti di alcuni cittadini). Per non parlare delle condizioni dei
lavoratori che peggioreranno con il passaggio ad aziende di diritto
privato.

In
Italia in questi anni, numerose sono state le vertenze contro le
grandi opere, il business dell’incenerimento dei rifiuti, la
privatizzazione dell’acqua
,
le speculazioni urbanistiche.

Ma
ancora oggi, contro coloro che stanno sancendo la sottrazione di
diritti fondamentali alla collettività continuando a saccheggiare
ciò che resta dei beni comuni, dell’ambiente e della salute
pubblica,
è
necessario che si sviluppi una decisiva mobilitazione popolare,
che
in modo unitario riesca ad opporsi alle politiche di privatizzazione
e speculazioni che in nome del profitto stanno devastando i nostri
territori e le nostre stesse vite.

L’attuale
crisi economica dimostra infatti in tutta la sua drammaticità quali
sono i frutti di tali politiche antidemocratiche, e quali le
conseguenze: ambientali, sociali ed economiche
,
di un modello di sviluppo unicamente fondato sull’accumulazione del
profitto, evidentemente incapace di far fronte ai reali bisogni della
gente.

A
livello globale, la recente esperienza del controvertice di
Copenaghen ha significativamente sancito una definitiva presa di
coscienza in questo senso, i movimenti, le associazioni, le/gli
attiviste/i presenti nella mobilitazione contro il vertice sui
cambiamenti climatici (Che a livello istituzionale si è ancora una
volta conclusosi con un nulla di fatto, nonostante ormai i
cambiamenti climatici siano un fatto incontestabile) hanno utilizzato
come parola d’ordine:
“CAMBIAMO
IL SISTEMA NON IL CLIMA”
,
simboleggiando una resistenza globale alla dittatura del profitto,
che vogliamo non si fermi qui.

La
lunga lotta in difesa di acqua e beni comuni è appena cominciata!
Il
20 Marzo è stata fissata a Roma una manifestazione nazionale per la
ripublicizzazione dell’acqua, la difesa dei beni comuni e la
giustizia climatica
,
un appuntamento che speriamo possa costituire un importante
passaggio verso la costruzione di una mobilitazione generalizzata.
Occorre resistere in modo unitario!

Per
questo crediamo che nei singoli territori, sia possibile opporsi
partendo dal basso
,
partendo dalla gente dei quartieri , affinchè ci si renda conto di
cosa significhino le privatizzazioni, che soprattutto in un periodo
di crisi economica come quello attuale, diventano quanto mai
inaccettabili. Nonostante crediamo che non sia più il tempo degli
appelli, ma sia venuto il momento di lottare, abbiamo scritto questo
comunicato che vuole invitare per il
giorno
4 Marzo, presso la sede di Attac in Via Raimondo di Sangro 23, alle
ore 19, ad una riunione preparatoria per la costruzione insieme a
chi sarà presente, di un’ assemblea di quartiere del centro
storico contro la privatizzazione dell’acqua e degli altri beni
comuni, che coinvolga la popolazione e la municipalità.

 

 

Invitiamo
quindi a partecipare a tale riunione di costruzione, tutte le realtà:
associazioni, collettivi, comitati, lavoratori, e tutti coloro che
sinceramente e concretamente si battono per la difesa dei beni
comuni, e per la riappropriazione sociale di ciò che appartiene alla
collettività.

 

Non
possiamo più arretrare! Riprendiamoci ciò che è nostro!

Attac Napoli

Via raimondo di sangro 23- Napoli.

napoli@attac.org

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