Occupato il comune di Boscoreale
Novembre 26th, 2010 | Published in General, rifiuti
Ieri siamo stati a Boscoreale durante l’occupazione del Comune. La rabbia era palpabile verso una situazione in cui si consumano giochi politici di palazzo invece di risolvere la situaizone. Tra risa e dibattiti tutti ripetevano in sostanza la stesa cosa. Non un passo indietro fino a quando non si elabora un piano rifiuti che inizi a risolvere la situaizone dalla radice. Bisogna smettere di versare a Cava Sari e Cava Vitiello non deve essere nemmeno toccata.
Mentre si discuteva la puzza della discarica riempiva l’aria. “Hai sentito uagliò? E questo è niente! L’estate dobbiamo stere con le finestre chiuse!”
Di seguito il comunicato dei movimenti vesuviani.
Comunicato Stampa
Continua a oltranza l’occupazione del palazzo del comune di Boscoreale nata da un’assemblea di almeno 150 persone in piazza pace, perchè richiede che siano nuovamente firmate le ordinanze antisversamento nella Sari, dal comune di Boscoreale e da quello di Terzigno. I comitati dei cittadini esprimono anche il proprio sconcerto per la scelta del presidente della Repubblica di non firmare il decreto che toglieva cava Vitiello dalle discariche previste se non si trova un altra discarica. Un sistema senza discariche di talquale non solo è possibile, ma è anche necessario e previsto dalle regole dell’Unione Europea, se solo si colpiscono gli interessi che impediscono di avviare un differente piano di rifiuti.
Segue comunicato stampa precedente con le motivazioni dell’occupazione del comune di Boscoreale:
Dalle ore 17.30, in seguito ad un assemblea tenutasi in piazza Pace, almeno 150 persone occupano il Comune di Boscoreale per protesta contro il ritiro delle ordinanze antidiscarica da parte dei sindaci di Terzigno e Boscoreale. Un’iniziativa che ha contraddetto dopo pochi giorni le deliberazioni degli stessi comuni e che trovavano il grandissimo consenso della popolazione. Grazie a questi atti irresponsabili si è ritornato a sversare nella bomba ecolgica chiamata Cava Sari, una cloaca pericolosa, come dimostrano le analisi ambientali fatte dagli stessi comuni e dalla Provincia.
CHiediamo perchè c’è stato questo ritiro, visto che l’unica iniziativa in tal senso, quella del procuratore Mancuso, non lo imponeva legalmente e soprattutto veniva da un procuratore che solo poche settimane prima aveva dichiarato in audizione parlamentare che nella visita alla Sari aveva trovato condizioni gravi in merito al rischio di infiltrazione nel terreno di percolati, reflui ecc…!!?? (si può verificare dal contenuto stenografato dell’audizione sul sito del parlamento).
Le notizie arrivate da Pianura, i dati incredibili nelle aree intorno alla discarica (aria irrespirabile, 6 malati di tumore ogni 15 famiglie!!) parlano chiaro. La Sari ha una storia molto simile alla discarica di Pianura, è passata dalle mani dei prestanome della camorra ai prestanome dello… Stato. Vogliamo la chiusura e la bonifica! Non ci faremo avvelenare!!
Intanto si sta preparando una manifestazione a carattere nazionale l’11 dicembre a Terzigno per la chiusura definitiva delle discariche del parco del Vesuvio e per un nuovo piano regionale dei rifiuti senza inceneritori e senza discariche di talquale, come ormai dice fattibile “perfino” il presidente della commissione parlamentare Pecorella…
Movimento difesa del territorio Area Vesuviana