Un corteo grande e di massa per ripudiare i neofascisti di Casa Pound

Ottobre 1st, 2009  |  Published in Antifascismo

C’eravamo anche noi ieri al corteo contro Casa Pound (leggi qui il comunicato della Rete antirazzista e antifascista napoletana). 

Un grandissimo corteo di 5mila persone che ha sfilato per le strade del quartiere Materdei gridando solgan antirazzisti e contro il fascismo in un quartiere simbolo della resistenza napoletana.

I neofascisti di Casa Pound continuano a presentarsi alla stampa come dei "bravi e democratici ragazzi". Una stampa idiota e di parte che fa finta di ignorare la vera natura di quell’organizzazione.

Basta farsi un giro in rete per capire chi sono e cosa pensano davvero.

Sono gli stessi che l’autunno scorso attaccarono un corteo di studenti medi con cinte e bastoni e per poi gridare aiuto alla legittima reazione di difesa (vedi le testimonanianze degli studenti medi http://www.youtube.com/watch?v=CkKlZTgqSqY&feature=related);

gli stessi che fanno convegni che inneggiano all’igiene raziale e mentale (http://www.abitarearoma.net/index.php?doc=articolo&id_articolo=13818);

gli stessi che pochi giorni fa hanno organzzato con Dell’Utri la lettura di fantomatici diari del Duce: mafia e fascisti un’accoppiata vincente nn solo al governo ma anche nelle tane del "fascismo sociale" (vedi qui).

Dietro hanno più di un partito e a Napoli sono supportati da persone come Diodato. Non si capisce infatti come è possibile che nemmeno 10 persone possa
mantenere uno spazio occupato senza essere sotto minaccia di sgombero, addirittura difesi dalla polizia durante il corteo.  

Con la crisi sociale ed economica della società, e la crisi della
sinistra, i vecchi e nuovi tutori dell’ordine costituito si fanno
avanti e sono ben supportati. Il loro ruolo è sempre lo stesso.
Fomentare la divisione di classe con il razzismo, inneggiare all’ordine
contro le contraddizioni della crisi economica, e nel caso nel caso
specifico di Casa Pound creare confusione copiando le pratiche e
attingendo dal repertorio dell’estrema sinistra. Si chiamano fascisti
del terzo millennio ma sono sempre gli stessi: a difesa del potere e
dell’ingiustizia. 

Il problema oggi per noi non è solo mandarli
via da Materdei, cosa necessaria per stroncare una qualsiasi
possibilità di riorganizzazione dei fascisti a Napoli. Il problema è
riuscire in quel quartiere a creare gli anticorpi sociali affinchè
vengano ripudiati e continuareil lavoro antifascista dove non sono
ancora organizzati. Su questo segnalaiamo l’intervista a Erri de Luca su Repubblica Napoli; le prossime iniziativeantifasciste sul blog http://napoli4giornate.wordpress.com/

In una sociatà razzista dove i migrati muoino per mancanze di
cure mediche e si utilizzano i manganelli contro gli operai in
sciopero; governata da un partito neonazista come la Lega (se
l’espressione vi sembra forte guardate il documentario Stato di paura
di Burchielli trasmesso sulla sette La7 e recuperabile in rete) la
battaglia contro il fascismo sarà di lungo periodo.

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